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~~ Galleria 5 ~~ il tarocco ed altre carte antiche · pagina XV · IL HOFÄMTERSPIEL |
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pagina IV moderni & di fantasia |
pagina V il Mulûk wa-Nuwwâb |
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pagina VI i tarocchi dei Visconti |
pagina VII i tarocchi ferraresi |
pagina VIII il tarocco di Marsiglia |
pagina IX il Tarot de Paris |
pagina X il tarocco di Viéville |
pagina XI le Minchiate |
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pagina XII il tarocchino di Mitelli |
pagina XIII il tarocco di Mantegna |
pagina XIV il Hofjagdspiel |
pagina XV il mazzo di Jost Amman |
pagina XVII il mazzo moresco Italia 2 |
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~ NOTA ~
[1] Fritz Koreny [2] Georg Kugler |
[3] Michael Dummett [4] Detleff Hoffmann |
VII di Ungheria (capo-cuoco) |
Il Hofämterspiel è un mazzo tardo-medioevale
composto da 48 carte, pervenutoci integralmente. Assieme ad altre carte da gioco, come il Hofjagdspiel, faceva parte della grande collezione di tesori d'arte che aveva raccolto nel XVI secolo l'arciduca Ferdinando di Tirolo; se ne fa menzione nel catalogo della collezione [1], l'unica fonte documentale di questo mazzo. Queste grosse carte misurano 97 mm x 140 mm; raffigurano delle xilografie riccamente decorate con vivaci colori a tempera e qualche aggiunta in foglia d'oro e d'argento finemente sbalzata. È impossibile precisare l'età esatta del mazzo, sebbene una datazione plausibile sembra essere all'incirca la metà del XV secolo. È anche assai probabile che l'area geografica dove le carte furono realizzate fosse il sud della Germania, cioè l'attuale Austria [1]. Il mazzo originale è infatti conservato presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna. |
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Nonostante altri mazzi coevi di cui si abbia conoscenza, appartenenti alla cultura germanica,
quali il Hofjagdspiel ("mazzo della caccia di corte") e lo Stuttgarter Spiel ("mazzo di Stoccarda") riproducessero scene legate all'attività venatoria, ed utilizzassero semi quali cervi, aironi, segugi, ecc., il Hofämterspiel trasse ispirazione sostanzialmente dalla struttura sociale delle corti principesche nel tardo Medioevo.
Le illustrazioni mostrano i molti diversi membri di una tipica comunità cortigiana [2],
con i loro nomi riportati in tedesco arcaico, da cui il nome dato in seguito a queste carte, Hofämterspiel
(letteralmente "mazzo dei membri della corte"). A renderle particolarmente interessanti, quindi, non è solo l'intrinseco valore che apportano agli aspetti storici delle carte da gioco antiche, ma anche il fatto di offrire uno spaccato dal vero della gerarchia sociale e della vita quotidiana nelle corti tardo-medioevali. |
IX di Francia (maresciallo) |
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re di Germania |
In base ad alcuni documenti che contengono la descrizione di mazzi di carte ormai scomparsi, è
stato anche proposto che le carte da gioco ispirate alle gerarchie sociali fossero già esistenti nel tardo XIV secolo:
ne consegue che il sistema ispirato alle corti potrebbe essere stato ideato prima di quello dei cosiddetti mazzi venatori [1],
e in tal caso rappresenterebbe il primo tipo di carte mai comparse nel mondo germanico. |
regina di Boemia |
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III di Francia (sarto) |
Un'altra importante differenza con i suddetti mazzi venatori è la scelta dei semi: nel
Hofämterspiel sono rappresentati da quattro stemmi. Le imprese sono quelle della
Germania (un'aquila nera su fondo giallo), della
Francia (gigli dorati su fondo blu), della Boemia
(un leone rampante bianco su fondo rosso) e dell'Ungheria (bande
orizzontali bianche e rosse); nel XV secolo questi erano i quattro paesi più importanti dell'Europa centrale. Quindi, l'intenzione dell'autore era probabilmente quella di celebrare con questo mazzo un monarca o un governante, forse Ladislao Postumus, re d'Ungheria e Boemia dal 1453 al 1457, secondo una teoria di Arpad Weixlgärtner [1]. La scelta dei segni per i semi del Hofämterspiel mostra una chiara ed interessante analogia con il seme di Stemmi (o Scudi) dei mazzi svizzeri, che sono oggi ancora in uso (cfr. la galleria svizzera). |
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X di Germania (maggiordomo) |
Con l'eccezione di due soggetti (in particolare la Jungfrawe,
dama di compagnia, carta numero VI in tutti i semi, e il Trometer,
trombettiere, carta numero IIII di Germania e Ungheria), tutti gli altri soggetti
sono individuali, cioè non si ripetono negli altri semi. Il rango sociale di ciascuno di essi si può facilmente intuire a seconda del valore più alto o più basso che la carta ha nel mazzo. Quindi, ad esempio, il medico (Artzt, seme di Boemia) avrebbe avuto più o meno la stessa caratura sociale di un cappellano (Capplan, seme di Germania), o di un cancelliere (Kanzler, seme di Ungheria), o della governante di una regina o principessa (Hofmeistryn, seme di Francia); quindi tutti questi personaggi appaiono sulle carte da VIII dei diversi semi. Una lista completa dei soggetti e dei loro rispettivi valori è riportata nella tabella che segue: per agevolare il riferimento, quelli che non compaiono in tutti e quattro i semi sono evidenziati in verde chiaro. |
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valore seme | BOEMIA |
FRANCIA |
GERMANIA |
UNGHERIA | |
... ... X IX VIII VII VI V IIII III II I |
König re Königin regina Hofmeister maggiordomo Marschalk maresciallo Artzt medico Kammer[mei]ster ciambellano Junckfrawe dama di compagnia Valkner falconiere Trometer trombettiere Herolt araldo Hefneryn ceramista (femmina) Narr matto |
König re Königin regina Hofmeister maggiordomo Marschalk maresciallo Hofmeistryn governante Schenk coppiere Junckfrawe dama di compagnia Koch cuoco Marstaler maestro di stalla Hofsneider sarto Jeger cacciatore Nerryn matto (femmina) |
König re Königin regina Hofmeister maggiordomo Marschalk maresciallo Capplan cappellano Truchses amministratore Junckfraw dama di compagnia Kellner cantiniere Parbirer barbiere Renner giostratore Bott messaggero Narr matto |
König re Königin regina Hofmeister maggiordomo Marschalk maresciallo Kantzler cancelliere Kuchenmeist[er] capo-cuoco Junckfrawe dama di compagnia Schutz arcere Trometer trombettiere Vischner pescivendolo Pfister fornaio N[er]ryn matto (femmina) |
L'ordinamento basato sulla gerarchia sociale ricorda quello proposto dal primo gruppo di carte del Tarocco di Mantegna.
I di Boemia (matto) Fra i soggetti più bassi della serie, alcuni di essi sembrano richiamare quelli di altri mazzi obsoleti, ma comunque meno antichi del Hofämterspiel.
Ad esempio, il mazzo austro-bavarese Hexenspiel, che faceva parte delle cosiddette carte da Cucco, o Cucù (cfr. carte senza semi tradizionali, pagina 2), aveva un soggetto chiamato Narr rappresentato da un matto (sebbene lo stesso personaggio nei tarocchi tedeschi e austriaci, somigliante ad un jolly, si chiami Sküs).
I di Francia (matto femmina)
Entro certi limiti, i quattro Narr e Narryn sono ricollegabili anche ai fanti delle minchiate, due dei quali sono di sesso maschile e due femminile. Ed altri mazzi tedeschi coevi al Hofämterspiel, quali l'Ulmer Spiel e lo Stuttgarter Spiel, avevano due fanti di un sesso e due dell'altro [4].
Per quale gioco il Hofämterspiel fosse stato ideato è virtualmente impossibile stabilirlo, perché nessuna fonte fa riferimento a questo mazzo o all'uso che ne veniva fatto, tranne l'anzidetto catalogo dei beni di Ferdinando di Tirolo. L'ottima qualità delle carte e la particolare struttura sociale a cui si ispira il mazzo sembrano indicare che il Hofämterspiel fosse usato per un gioco di presa, nel quale Narr e Narryn potrebbero aver avuto la funzione di jolly [3].
Comunque, è interessante constatare come vari personaggi femminili facevano parte del gioco, a livelli gerarchici molto diversi, cioè regina, governante (VIII), dama di compagnia (VI), ceramista (II), matto femmina (I), come è probabile che avvenisse quotidianamente anche nella vita di corte.
IIII di Ungheria (trombettiere)
II di Boemia (ceramista femmina)
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