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~~ Galleria 20 ~~ carte regionali Giappone · pagina 10 · le carte "sottili" |
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MaJan è la versione giapponese del gioco cinese
MahJong (cfr. galleria cinese, pagina 2).
Molto diffuso in tutto il paese, è giocato prevalentemente con le tessere (come avviene
anche nella terra d'origine). Le regole sono molto simili, così come pure i soggetti,
ma una differenza riguarda le tessere o carte extra: in Giappone le Stagioni e i Fiori non
sono utilizzati sempre, quindi in alcune edizioni giapponesi non sono presenti, rimpiazzate
da altri soggetti addizionali, come quelli mostrati in questa pagina: quattro
"carte ausiliarie" bianche, e quattro 5 di Cerchi colorati in rosso.
Quindi il mazzo arriva in ogni caso ad avere un totale di 144 carte.
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carte da MaJan di Angel (Giappone); le ultime due della fila in basso (5 di Cerchi rosso e carta bianca) sono soggetti addizionali |
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fiches da MaJan fustellate |
La stessa edizione fa parte di un set che comprende tutto il
necessario per giocare, cioè un paio di minidadi, un certo numero di fiches fustellate,
un indicatore di vento (di posizione) e gettoni yakitori, che non fanno mai parte
delle edizioni cinesi. indicatore di posizione (vento Est) e un gettone yakitori |
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Questo stile fonde due mazzi apparentemente impossibili da sovrapporre a causa della
notevole differenza numerica: 54 carte a semi francesi (compresi i jolly) contro
144 carte da MaJan.
La parte centrale ha i valori dello stile internazionale, raffigurati come minuscole carte; sono 52, con due jolly, più quattro insolite "carte 0" (secondo il loro indice), una per ciascun seme, assai simili ad assi, il cui segno però non è bordato, evidentemente necessarie ad arrotondare il numero totale dei soggetti nel mazzo. |
carte da MaJan a semi francesi di Angel (Giappone): si notino le differenti combinazioni di tessere; le prime due carte nella fila in basso sono "carte 0" |
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carte Hanafuda a semi francesi di Angel (Giappone); la fila in basso mostra i quattro re |
La varietà chiamata Hanafuda Toranpu, cioè "carte da gioco Hanafuda",
combina lo stile internazionale con le illustrazioni tradizionali che fanno parte delle carte floreali (cfr. Hachi-Hachi a pagina 4). In questo caso l'elemento a semi francesi è rappresentato dagli indici; negli angoli opposti a quest'ultimi, in alcune edizioni, come quella mostratata sinistra, sono anche presenti delle piccole carte da Bridge. La parte centrale di ciascun soggetto, invece, raffigura le illustrazioni giapponesi. Poiché i mazzi Hanafuda si compongono di dodici semi da quattro carte l'uno, le loro illustrazioni si combinano coi valori di un mazzo da Bridge, meno l'ultimo (cioè dall'asso alla regina, o dall'1 al 12). |
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Solo i re hanno bisogno di un soggetto diverso che li riempia, e la scelta di quest'ultimo può liberamente variare, da edizione ad edizione. Nei due esemplari mostrati, il primo usa simboli tipici della cultura locale (una maschera, una lanterna di carta, un banbino in abiti tradizionali e un amuleto), mentre il secondo fa ricorso ad altri motivi floreali, più generici. In questo tipo di mazzi il seme di Picche in genere corrisonde ai soggetti Hanafuda dal valore più alto (cioè quelli detti hikari e tane, cfr. anche pagina 2), il seme di Fiori ha soprattutto soggetti tan (nastri), mentre ai semi rossi, Cuori e Quadri, rimangono i soggetti kasu. Solitamente fanno parte del mazzo anche i jolly, ma senza alcuna relazione coi soggetti delle carte floreali. |
Hanafuda a semi francesi di Daisô (Korea); si noti la differenza dei soggetti dei re |
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CARTE DELLO ZODIACO CINESE
Quelle chiamate Juunishi Toranpu sono una varietà di carte per bambini; popolari a cavallo degli anni '50 e '60, nell'arco di circa un decennio scomparvero. Erano tipicamente vendute nei "negozi a 100 Yen", assieme a dolcetti a poco prezzo, alla portata economica dei bambini (cfr. foto in basso).
Questo stile è una strana commistione fra un normale mazzo da Bridge e i dodici animali dello zodiaco cinese. Le carte sono di piccola dimensione (formato patience, per mani infantili), stampate su cartoncino molto semplice, con angoli non arrotondati. Al posto dei soggetti tradizionali ognuna delle carte raffigura un animale dello zodiaco, cominciando col topo (asso), secondo la tabella qui in basso. Non vi sono jack né regine, ma "11" e "12"; solo i re sono segnati col loro indice consueto, "K", e raffigurano un leone (l'unico soggetto aggiunto, che non appartiene allo zodiaco).
Juunishi Toranpu di Yamakatsu (Giappone); si noti come entrambi
gli assi mostrano lo stesso animale; l'ultima carta è un jolly
1
topo2
bue3
tigre4
coniglio5
drago6
serpente7
cavallo8
pecora9
scimmia10
uccello11
cane12
cinghiale
Gli stessi animali si ripetono in ciascuno dei quattro semi, ma con disegni differenti. Poiché le carte numerali non hanno segni, è l'indice a mostrarne il rispettivo valore.
Nell'angolo in alto a destra è presente un piccolo ideogramma che si riferisce ad una delle quattro stagioni, mentre in basso si legge un valore numerico, da 1,000 a 90,000, il cui significato è poco chiaro, ma con ogni probabilità serviva per un gioco speciale praticato con queste carte.
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