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~~ Galleria 20 ~~ carte regionali Giappone · Corea · pagina 2 · Hanafuda e Hwatu (le carte floreali) |
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A dispetto dell'affascinante nome che vuol dire "carte dei fiori", e le accattivanti immagini in stile giapponese, queste vengono usate per il più diffuso gioco d'azzardo praticato nel paese. Qualcuno, però, gioca anche per diletto.
Ciò che ora viene generalmente chiamato Hanafuda è solo uno degli stili che una volta formavano il numeroso gruppo delle carte floreali. Quello attuale è più propriamente definito Hachihachibana ("carte floreali da otto-otto") oppure Hachihachifuda, ("carte da otto-otto"), dal nome del principale gioco praticato con questo mazzo. È uno stile nato durante il periodo Meiji (1868-1912), a seguito di alcuni piccoli ma interessanti variazioni grafice apportate al primo disegno, il quale invece è rimasto pressoché conservato nello stile Echigobana, descritto a pagina 3.
fra edizioni diverse (Nintendo ed Ace, in questo esempio)
le differenze si notano appena A differenza di altri stili regionali, il disegno dello stile Hachihachi è molto stabile, ed edizioni di produttori diversi a malapena si distinguono una dall'altra.
A parte le illustrazioni, anche le dimensioni dei mazzi del primo XIX secolo erano sicuramente più grandi, quasi il doppio delle attuali carte floreali.
Essendo il Hachihachi l'unico stile ancora in uso, è stato scelto per la descrizione in generale del gruppo.
Il mazzo Hanafuda si compone di 48 carte, ispirate ai dodici mesi dell'anno. Allo stesso modo i soggetti sono divisi in dodici famiglie (semi), rappresentate da fiori o piante. Una carta extra fa solitamente parte del mazzo: è completamente bianca in alcune edizioni, oppure in altri raffigura una maschera tradizionale (cfr. anche pagina 3 e pagina 4). Questa carta può essere usata come rimpiazzo nel caso uno dei soggetti vada perduto, ma quando più di tre persone vogliono prendere parte (tre è il massimo numero consentito da gran parte delle versioni del gioco), la carta bianca o "jolly" viene usata attivamente per decidere chi dovrà giocare: chiunque la riceva in apertura con la distribuzione iniziale deve dichiararla, e salterà quella mano.
gli stessi due soggetti di prima,
edizione del XIX secolo (Ôishi, Giappone)
La tabella seguente mostra il rapporto fra i semi del mazzo e i relativi mesi.
FAMIGLIE O SEMI
MESI Matsu Abete (abete nero giapponese) gennaio Ume Pruno febbraio Sakura Ciliegio marzo Fuji Glicine aprile Shôbu Iris maggio Botan Peonia giugno Hagi Lespedeza luglio Susuki Eulalia agosto Kiku Crisantemo settembre Momiji Acero ottobre Yanagi Salice novembre Kiri Paulownia dicembre I semi non hanno nomi occidentali "ufficiali", poiché il gioco viene a malapena praticato fuori dal Giappone e dalla Corea. Oltre ai nomi dei dodici fiori e piante viene usato alternativamente anche qualche soprannome; ad esempio, il seme di Eulalia (o Piuma delle Pampas) è talvolta chiamato "Luna" per via di una delle sue carte; allo stesso modo il seme di Salice è anche detto "Pioggia" dal suo soggetto principale.
tre diversi tipi di carte che valgono punti:
hikari di Abete, tane di Lespedeza,
tan di Pruno
Alcune fonti riportano che i mesi relativi al seme di Paulownia e di Salice dovrebbero essere invertiti (Paulownia = novembre e Salice = dicembre), ma gli abbinamenti indicati nella sovrastante tabella sono quelli più diffusi in Giappone.
L'ordinamento del mazzo Hanafuda è abbastanza complesso. Ogni seme è formato da quattro carte, che ricadono in quattro diverse categorie:
carte kasu dai semi di
(in alto) Abete, Peonia,
(in basso) Ciliegio e Acero
l'intero seme di Eulalia:
(in alto) hikari ("Luna"), tane, e
(in basso) due carte kasu
- Carte kasu: il loro corrispettivo è "carte spazzatura", perché valgono solamente 1 punto. Ogni seme ne contiene due, quasi identiche, che raffigurano l'immagine stilizzata di una pianta o un fiore.
- Carte tan o tanzaku: queste hanno un nastro verticale, del tipo tradizionalmente usato per scrivere brevi poesie (tanzaku), così il loro nome occidentale è per lo più "carte coi nastri". Ve ne sono tre rossi con un testo giapponese nei semi di Abete, Pruno e Ciliegio, quattro rossi senza alcun testo nei semi di Glicine, Iris, Lespedeza e Salice, e tre violetti senza testo in Peonia, Crisantemo e Acero.
Tutte le carte tan valgono 5 punti.
- Carte tane: sono simili alle kasu, ma hanno un elemento grafico distintivo, che cambia da seme a seme (un uccello, un cinghiale, un cervo, nuvole, una tazza da saké, ecc.); tane letteralmente significa "specie, tipo". Queste carte valgono più delle tan, realizzando 10 punti l'una.
- Carte hikari ("carte di luce"): questo è il gruppo dei cinque soggetti più importanti, che valgono 20 punti l'uno. Raffigurano elementi grafici ancora più evidenti che nelle carte tane; i loro nomi sono:
- Tsuru = cicogna (seme di Abete) che mostra anche il sole
- Sakura = fioritura di ciliegio, che ha anche una tenda (seme di Ciliegio)
- Tsuki o Bôzu = luna o "testa rapata" (seme di Eulalia)
- Hôô = uccello Hôô, occidentalizzato "fenice" (seme di Paulownia)
- Ame = pioggia (seme di Salice), raffigura Ono-no Toufuu (vedi oltre) e una rana
l'intero seme di Crisantemo: (in alto) tan, tane, e (in basso) due carte kasu |
Il mazzo contiene un totale di 5 carte hikari, 10 tane, 10 tan e 23 kasu. Ogni seme ha due carte "spazzatura" e due diverse carte di maggior valore: un tan
e un tane, oppure un tan e un hikari; solo il seme di Salice ha quattro
carte differenti, ognuna di un tipo (sebbene nel gioco più spesso praticato
la carta col nastro rosso del seme di Salice non possa essere usata per formare
combinazioni speciali, come invece è consentito fare con le carte tan di altri semi).
Nel seme di Salice anche l'unica carta kasu ha un aspetto diverso, ma vale 1 punto,
come qualsiasi carta "spazzatura" degli altri semi.
Di solito i dorsi sono rivestiti in carta nera; nelle confezioni a due mazzi uno di essi ha il dorso nero e l'altro rosso scuro o amaranto. Questo rivestimento è abilmente ripiegato sul davanti così da formare una piccola cornice per l'illustrazione. A seconda della qualità del cartoncino e dell'accuratezza della stampa, delle carte Hanafuda esistono diverse marche di qualità (alcuni produttori ne hanno fino a otto), con una gamma di prezzi alquanto ampia. |
La maggior parte delle illustrazioni delle carte si rifà alle tradizioni e alla cultura giapponese: ad esempio, la carta hikari del seme di Salice, "Pioggia", raffigura un uomo con un ombrello e una rana: il personaggio rappresenta il calligrafista Ono-no Toufuu, considerato il fondatore dello stile calligrafico giapponese, durante il periodo Heian (794-1185).
Anche la carta cosiddetta "fenice" del seme di Paulownia in effetti mostra un Hôô, un uccello leggendario che, secondo il mito, appariva nei periodi di pace e rettitudine morale.
Invece il soprannome della carta "luna", Bôzu, ha il simpatico significato di "testa rapata", con riferimento ai monaci buddisti.
l'intero seme di Salice: hikari, tane, tan e l'unica carta kasu |
Invece la tenda che contraddistingue la carta tane
del seme di Ciliegio (vedi prima illustrazione della pagina) si riferisce ad una tradizione popolare molto radicata:
al sopraggiungere della celebre fioritura dei ciliegi, all'inizio della
primavera, folle di persone si radunano nei giardini per ammirare i fiori
e per bere saké, appartandosi per intimità dietro a tende come a questa. Il gruppo di giochi più praticati con questo mazzo (tra cui Koi-Koi, Hachi-Hachi, e altri) si basa sulla cattura delle carte scoperte in tavola mediante quelle che si hanno in mano, abbinandole secondo la famiglia di appartenenza. I punti vengono contati alla fine di ciascuna mano: le carte hikari, tane e tan sono ovviamente quelle di maggior valore, e possono realizzare anche combinazioni speciali chiamate yaku, che danno un punteggio aggiuntivo, formate ad esempio da tre carte tan con nastri uguali, o cinque carte hikari, ed altre simili. |
l'intero seme di Paulownia: (in alto) hikari, tane, e (in basso) due carte kasu |
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L'intera serie di soggetti del mazzo Hanafuda è mostrata nella pagina MAYUMI-NO HANAFUDA, nella sezione giochi regionali, dedicata a una specifica variante della versione di base del gioco Hanafuda, completa di regole dettagliate e con illustrazioni degli yaku (combinazioni).
Un altro gioco praticato con le carte dei fiori è Mushifuda, cioè "carte insetto", che richiede un mazzo da 40 carte.
hikari e tane del seme di Eulalia,
edizione del XIX secolo, di Ôishi (Giappone)
etichetta di un mazzo
Mushifuda di Nintendo A tale scopo due famiglie o semi vengono rimossi dal mazzo tradizionale: Botan (peonia, cioè giugno) e Hagi (lespedeza, cioè luglio). Piuttosto che scartare le due famiglie, alcuni giocatori preferiscono usare mazzi "ridotti", fatti specificamente per tale scopo, il cui stile però è identico a quello standard descritto in precedenza.
Diversi altri siti hanno informazioni e/o illustrazioni delle carte Hanafuda:
- "HOME OF HANAFUDA" di Ian Bowes contiene numerose risorse relative al gioco, compresa una lunga lista di links.
- "HANA FUDA" è una pagina in giapponese con le regole del gioco e le immagini dell'intero mazzo.
"GENJURO'S HANAFUDA", di Konru, mostra l'intero mazzo e riporta i nomi giapponesi delle carte, ma nel suo sito il mazzo Hanafuda è solo un argomento marginale.
"HANAFUDA HOMEPAGE" di Robert C. Dayle, ha illustrazioni, le regole per la variante "Sakura" del gioco, e informazioni storiche su queste carte.
- Immagini e dettagli del gioco si trovano anche nella pagina
"WELCOME TO HANAFUDA".
- La pagina di
ROBERT DELOURA ha dettagli sulle carte e sul gioco.
pagina 1 note storiche e generali |
pagina 3 Hwatu |
pagina 4 stili Hanafuda |
pagina 5 edizioni speciali |
pagina 6 edizioni a fumetti |
pagina 7 stili Mekuri |
pagina 8 stili Kabu |
pagina 9 Tehonbiki |
pagina 10 carte "sottili" |
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