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~~ Galleria 20 ~~ carte regionali Giappone · pagina 8 · stili Kabu |
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CARTE DA KABU
(STILI A SEME UNICO)
le carte mostrate in questa pagina sono di Nintendo (Giappone), tranne lo stile Komaru, di Ôishi (Giappone)
stile Daini: 1, 2, 3, 4 "ordinari" (in alto)
e 1, 3, 4 "speciali" (in basso) Nel corso del XIX secolo un nuovo gruppo di stili ebbe origine dalla famiglia di carte da mekuri; questi usavano solo uno dei quattro semi, e la medesima serie si ripeteva quattro volte. Tali carte venivano usate principalmente per il gioco Kabu, donde il nome con cui questi stili vengono spesso chiamati, ma localmente sono indicate anche come "carte a un seme", o "a seme unico".
Non in tutti questi stili vennero conservati i tradizionali dodici soggetti (asso, valori dal 2 al 9 e tre figure): in alcuni di essi la sequenza fu abbreviata a dieci carte mediante l'esclusione delle ultime due figure, rimanendo cioè col fante come ultimo della serie. Alcuni mazzi, quindi, contengono 48 carte, mentre altri ne contengono 40.
Come in quelli da mekuri, anche nella gran parte dei mazzi a seme unico si trova una carta aggiuntiva Oni-fuda ("carta dell'orco"), chiamata più propriamente Kin-fuda ("carta d'oro"), come si legge spesso in un piccolo cartello al di sopra della testa dell'orco.
1 e 4 dallo stile Kinseizan, serie "ordinaria" (in alto) e serie "speciale" (in basso) |
Gli stili kabu possono essere suddivisi in due gruppi principali, quelli il cui unico seme è Hau (cioè Bastoni),
e quelli che adottano Ôru (cioè Denari).
I tre che appartengono al primo gruppo sono piuttosto simili; in particolare,
le uniche differenze fra l'Irinokichi e il Kinseizan sono le sovrastampe in argento sugli
assi e sulle figure. Ciò è probabilmente dovuto al fatto di essere stati usati in una
regione piuttosto ristretta, nel Giappone centrale (cfr. mappa più avanti). Invece gli stili del secondo gruppo si differenziano più nettamente; questi venivano usati in un ambito geografico più ampio, nel sud-ovest del paese. |
le figure dell'Irinokichi (in alto) e del Kinseizan (in basso) differiscono solo per le sovrastampe in argento |
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In tutti i mazzi a seme unico tre delle serie sono perfettamente identiche, mentre la quarta ha alcuni soggetti "speciali" (asso, 3 e 4 negli stili con seme di Denari; asso e 4 in quelli con seme di Bastoni), arricchiti con decorazioni particolari, motivi di fondo elaborati, sovrastampe in argento, per distinguerli da quelli "ordinari".
In uno solo degli stili, Kudosan, tutti e dodici i soggetti della quarta serie appaiono diversi.
stile Kudosan: a sinistra asso, 2 e 3, a destra le tre figure
(soggetti "normali" nelle file superiori, "speciali" in quelle inferiori)
Uno schema riassuntivo delle suddette caratteristiche è mostrato nelle seguenti tabelle.
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La provenienza geografica di ciascuno stile è la seguente.
1 · DAINI 2 · KOMARU 3 · KUDOSAN 4 · MEFUDA 1 · IRINOKICHI 2 · KABUFUDA 3 · KINSEIZAN
stile Mefuda: 1, 2, 3, 4 "ordinari" (in alto) e 1, 3, 4 "speciali" (in basso) |
stile Komaru: 1, 2, 3, 4 "ordinari" (in alto) e 1, 3, 4 "speciali" (in basso) |
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Anche per gli stili a seme unico i nomi non sono correlati alla distribuzione geografica, che era prevalentemente concentrata nella metà sud-occidentale del paese (come si evince dalla mappa), ma furono scelti in base ai rispettivi dettagli grafici di riconoscimento. Quindi, Daini significa "grande due", Komaru è "piccolo cerchio", Kudosan vuol dire "nove volte tre", ecc.
Il nome Kabu è uno degli speciali termini che i giocatori danno ai dieci valori (cfr. tabella qui a destra). Si fa uso di soprannomi anche nel gioco del Tehonbiki, per le molteplici combinazioni; probabilmente ciò faceva parte del tentativo di mascherare il gioco che, come ogni altra forma di attività legata all'azzardo, era severamente proibita.
i nomi dei dieci valori nel gioco del Kabu
stile Mefuda: 5, 8 e fante In epoca moderna, però, una tale mancanza di correlazione tra i suddetti termini gergali e i numeri effettivi - ad esempio, il termine kabu in giapponese significa solo "azione di borsa", o "fusto d'albero" - potrebbe aver contribuito al crescente disinteresse mostrato dalle nuove generazioni verso questo gioco, ora praticato di rado, ma non ancora estinto.
Un altro aspetto che il Kabu ha in comune col Tehonbiki è che in entrambi i giochi ogni giocatore punta individualmente contro il banco, anche se in questo caso lo scopo è tentare di realizzare un punteggio quanto più vicino possibile a 9. Vi si riconoscono forti analogie con giochi d'azzardo occidentali, come il Baccarat o il Black Jack.
Un altro gioco con le carte da Kabu, il Kingo, ha un'impostazione simile, ma in questo caso il miglior punteggio da totalizzare è 15.
stile Komaru: 9 e fante
La gran parte degli stili kabu scomparve a cavallo tra gli anni '50 e '60, e nello stesso periodo anche quelli da mekuri, a quattro semi, subirono la stessa sorte. Pochi esemplari sono ancora prodotti, essenzialmente a scopo di collezione. Soltanto uno degli stili non è andato fuori produzione, e viene ancora adesso regolarmente prodotto: il Kabufuda.
Oni-fuda (Kin-fuda) dagli stili Kudosan, Mefuda, Daini, Komaru e Kinseizan
(l'ultimo fa anche parte dello stile Irinokichi)
KABUFUDA
Kabufuda, il cui significato letterale è "carte da Kabu" (nome generico ma funzionale, essendo scomparsi gli altri stili del gruppo) è un mazzo facente parte delle varianti che usano il seme di Bastoni. Le sue quattro serie vanno dall'asso al fante (dieci soggetti), per un totale di 40 carte. Non ha Oni-fuda, ma una carta bianca extra è solitamente presente in tutte le edizioni.
Il nero è l'unico colore usato in modo estensivo, con qualche dettaglio in rosso. Solo i soggetti "speciali" hanno anche dell'argento e dell'oro.
l'intera serie di valori a seme unico del mazzo Kabufuda L'asso si presenta come una forma ovale molto stilizzata, con un motivo di fondo a disegni geometrici.
Il fante, l'unica figura del mazzo, è raffigurato come un personaggio occidentale che tiene in mano una cortissima spada; a differenza di tutti gli altri stili mekuri e kabu, questa figura è disegnata in dettaglio, e somiglia molto al jack dei mazzi da Poker o da Bridge. È probabile che nel corso del XX secolo questa carta abbia subito dei cambiamenti, passando dal genere giapponese fortememnte stilizzato ad un aspetto più occidentale.
Nella parte in alto dell'illustrazione tutte le carte hanno piccoli indici numerici che si ripetono, scritti in caratteri Cinesi/Giapponesi. Solo gli assi fanno eccezione, poiché hanno un piccolo punto rosso; il 3 ha una tripla linea a zig-zag che probabilmente si riferisce all'ideograma per tale numero (tre tratti orizzontali), mentre l'indice delle figure si cela nella bandiera con la croce (che è l'ideogramma per il numero 10).
Le carte "speciali" della quarta serie sono solamente due: l'asso e il 4.
Il primo è completamente diverso dagli assi generici, con una sagoma triangolare che sovrasta una forma a campana rovesciata, su uno sfondo rosso con motivo decorativo argentato (nell'edizione qui illustrata tale carta riporta il logo e il nome del produttore). Il 4 "speciale" invece è simile a quelli semplici, ma ha in più un medaglione d'oro nel centro e un motivo argentato a spirali nella metà superiore.
l'asso e il 4 "speciali"
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