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INDICE DELLE GALLERIE



~~ Galleria 4 ~~
il tarocco ed altre carte antiche
· pagina II ·

TAROCCHI REGIONALI - 4
lo stile franco-belga

1ª parte
Italia:
Bologna · Sicilia
2ª parte
Italia:
Milano · Piemonte
3ª parte
Svizzera
Francia
5ª parte
Germania & Austria
Ungheria
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INDICE DELLE GALLERIE








altre pagine

pagina I
tarocchi
classici
pagina III
l'ordinamento
dei trionfi
pagina IV
moderni &
di fantasia
pagina V
il Mulûk
wa-Nuwwâb
pagina VI
i tarocchi
dei Visconti
pagina VII
i tarocchi
ferraresi
pagina VIII
il tarocco
di Marsiglia
pagina IX
il Tarot
de Paris
pagina X
il tarocco
di Viéville
pagina XI
le
Minchiate
pagina XII
il tarocchino
di Mitelli
pagina XIII
il tarocco
di Mantegna
pagina XIV
il
Hofjagdspiel
pagina XV
il
Hofämsterspiel
pagina XVI
il mazzo di
Jost Amman
pagina XVII
il mazzo moresco
Italia 2


le carte mostrate in questa pagina appartengono ad una riproduzione del mazzo stampato a Bruxelles verso la metà del XVIII secolo da I. van den Borre, indicato VDB nelle didascalie delle illustrazioni, anche detto "tarocco di Bacco", o "tarocco van den Borre"; la fedele ristampa è curata da Carta Mundi (Belgio)



Questa pagina tratta dello stile obsoleto prodotto durante il XVII secolo nella Francia nord-orientale e soprattutto in Belgio; è comunemente considerato una delle varianti del gruppo di Marsiglia.
Da un punto di vista geografico, il territorio belga si estende sul confine fra le regioni vallone e fiamminga; la prima delle due, francofona, è ovviamente esposta ad una forte influenza culturale dalla vicina Francia.
Come accadde anche con carte diverse dai tarocchi (cfr. galleria francese e belga), si può ragionevolmente ipotizzare che il tarocco si estese da Parigi alle città vicine, come Rouen, e poi al Belgio, soprattutto a Bruxelles e Gent. Al contrario, il nome "tarocco fiammingo" con cui viene anche chiamato il mazzo di van der Borre, appare geograficamente errato, e contrasta con l'uso del francese per ii nomi delle figure.
In quest'area i produttori di carte da gioco fiorirono nel corso del XVIII secolo; il tarocco prodotto qui differiva in parte dallo stile classico marsigliese. Alcuni dettagli però furono probabilmente presi dal tarocco prodotto dal francese Jacques Viéville, circa cento anni prima; fra di questi ve ne sono di così simili che se lo stile prodotto in Belgio non avesse alcun rapporto con quello di Viéville, si tratterebbe di una coincidenza ben strana. Tuttavia, poiché non siamo in grado di appurare se il tarocco di Viéville fosse un vero stile, cioè se sia stato stampato più volte dallo stesso produttore o da altri della zona, qualsiasi influenza possa essere stata esercitata sulla produzione belga, circa un secolo dopo, rimane un fatto probabile, ma pressoché impossibile da provare.

VDB - asso di Coppe
VDB - cavallo di Denari e regina di Bastoni
Le illustrazioni di questa pagina provengono dal miglior esemplare di tarocco franco-belga che si conosca; fu stampato a Bruxelles attorno al 1750-60 da Ignaz van den Borre, ed è costituito da tutte e 78 le sue carte originali.
In questo stile due soggetti tradizionali vennero abbandonati, il Papa e la Papessa, e fu quindi necessario sostituirli. È interessante che in quegli stessi anni i medesimi due soggetti venivano sostituiti anche nei tarocchi dell'Italia centrale e meridionale (cfr. il Tarocchino di Bologna e il tarocco siciliano nella prima parte dei TAROCCHI REGIONALI); quindi questo cambiamento non fu una decisione casuale, ma forse si inserì in una tendenza europea che non vedeva di buon occhio il Papa e la Papessa fra i soggetti di un mazzo di carte.

Nel caso del tarocco franco-belga una delle sostituzioni fu Capitan Fracassa, un personaggio preso in prestito dalla Commedia dell'Arte (nata in Italia nel XVI secolo, ma diffusa in tutta Europa).
A ispirare l'altro soggetto nuovo, Bacco, furono probabilmente le decorazioni delle carte prodotte in Germania; ancora oggi in qualcuno degli stili regionali tedeschi usati nel sud del paese, l'asso o daus di Ghiande è decorato con un giovane Bacco a cavallo di un barilotto. È probabile che per riempire il buco lasciato da il Papa, il tarocco franco-belga abbia scelto di adottare un soggetto noto, preso da uno stile di carte già esistenti a quell'epoca.

Il tarocco contiene i seguenti trionfi; come riferimento vengono indicati anche i corrispettivi nomi italiani e il consueto ordinamento marsigliese (in parentesi quadre):

I · LE BATELEUX
il Bagatto
[LE BATELEUR]
VIII · LA JUSTICE
la Giustizia
[LA JUSTICE]
XV · LE·DIABLE
il Diavolo
[LE DIABLE]
II · LE'SPAGNOL · CAPITANO FRACASSE
lo Spagnolo · Capitan Fracassa
[LA PAPESSE]
IX · L'ERMITE
l'Eremita
[L'HERMITE]
XVI · LA·FOUDRE
la Saetta
[LA MAISON DIEU]
III · L'IMPERATRIS
l'Imperatrice
[L'EMPERATRICE]
X · ROUE DE FORTUNE
la Ruota della Fortuna
[LA ROUE DE FORTUNE]
XVII · LE'TOILLE
la Stella
[L'ETOILE]
IIII · L'EMPEREUR
l'Imperatore
[L'EMPEREUR]
XI · LA·FORCE
la Forza
[LA FORCE]
XVIII · LA·LUNE
la Luna
[LA LUNE]
V · BACUS
Bacco
[LE PAPE]
XII · LEPEN=DU
l'Appeso
[LE PENDU]
XIX · LE SOLEIL
il Sole
[LE SOLEIL]
VI · LAMOUR
l'Amore
[L'AMOUREUX]
XIII · LA·MORT
la Morte
[LA MORT]
XX · LE JUGEMENT
il Giudizio
[LE JUGEMENT]

VII · LE CHARIOT
il Carro
[LE CHARIOT]
XIIII · LA TEMPERENCE
la Temperanza
[LA TEMPERANCE]
XXI · LE MONDE
il Mondo
[LE MONDE]
XXII · LE FOU
il Matto
[LE MAT]

Come si vede dalla tabella, nonostante la grande somiglianza col tarocco di Viéville, questo stile non mantenne un analogo ordinamento dei trionfi (in cui il Carro e la Giustizia occupano posizioni invertite, così come anche l'Eremita e la Forza), ma modellò la serie su quella tradizionale marsigliese.
Invece una caratteristica insolita è che il Matto, in genere privo di numero progressivo, porta il XXII, cioè venne considerato effettiva ultima carta della serie.
ace of Batons
from VDB (left) and N.Conver of Marseille
Gran parte dei 78 soggetti del tarocco fiammingo hanno lo stesso orientamento destro-sinistro di quello di Viéville: confrontandoli con lo schema grafico tradizionale marsigliese appaiono invertiti.
Inoltre, tutti i soggetti del tarocco di van den Borre sono inscritti in una cornice decorativa a sezioni bianche e nere alternate, un elemento piuttosto caratteristico, in apparenza privo di qualsiasi significato o scopo particolare.
re di Coppe, di VDB (a sin.) e di N.Conver;
notare la cornice nell'edizione di VDB

I TRIONFI
L'aspetto de il Bagatto è piuttosto tradizionale, ma un curioso dettaglio sul suo tavolo, fra altre cianfrusaglie, è la presenza di un paio di dadi da gioco e di un mazzo di carte a semi francesi.

Il secondo trionfo raffigura il primo dei due soggetti insoliti, Capitan Fracassa, il romanzesco spadaccino di nobile discendenza le cui gesta divennero famose in tutta Europa a partire dalla fine del XVI-inizio XVII secolo.

particolare del tavolo
da il Bagatto
L'altro soggetto speciale è il quinto trionfo, Bacco; il dio del vino è raffigurato nelle vesti di un giovane seminudo, che siede su un barilotto, intento a bere da un fiasco.


i due trionfi speciali,
Capitan Fracassa e Bacco
L'Eremita è simile al soggetto che si trova in altre edizioni, ma la lampada che tiene in mano si trasformò in un libro.

L'Appeso è lo stesso personaggio che pende da un patibolo che si ritrova in quasi tutte le precedenti edizioni di tarocco, ma in questo caso il numero e il nome mostrano chiaramente che la carta andrebbe guardata come si vede nell'illustrazione qui a lato, cioè con la testa del personaggio che punta in alto, sebbene in questa posizione sembri sfidare la legge di gravità.

l'Appeso,
capovolto
Inoltre, se la carta venisse girata sottosopra, cioè nella posizione "usuale", uno dei due pali che sostiene il corpo non poggerebbe in terra, come dovrebbe, mentre l'altro termina con una struttura tondeggiante non meglio identificata. Queste discrepanze dall'iconografia tradizionale si giustificano solo con una generale misinterpretazione del soggetto classico.
Anche la Temperanza sembrerebbe copiata dal tarocco di Viéville; la figura femminile ha l'analoga posizione, regge lo stesso scettro, e alla sua sinistra su un nastro verticale molto simile si legge il motto "SOL FAMA". Ma nell'edizione di van den Borre il testo appare scritto nella giusta direzione.

Il Diavolo si presenta come un mosaico policromo di occhi e di volti, distribuiti un po' a caso. L'essere emette fuoco dalla bocca; si mostra di fianco, secondo la tradizione dei tarocchi ferraresi.
la Temperanza e il Diavolo

la Saetta e la Stella
L'ultima parte della serie di trionfi segue fedelmente lo schema del tarocco di Viéville. La Saetta raffigura nuovamente un personaggio, forse un pastore (ha accanto tre pecore), che cerca rifugio dal temporale riparandosi sotto un albero.
Anche i tre soggetti cosmologici, la Stella, la Luna e il Sole raffigurano rispettivamente un astronomo davanti ad un campanile mentre scruta il cielo col compasso in mano, una donna con un lungo fuso e una figura maschile discinta a cavallo (tutti i particolari, quali la bandiera e i finimenti del cavallo disposti a croce sono gli stessi del tarocco di Viéville).


Un soggetto che sorprende è quello del XXI trionfo, il Mondo. Infatti nel tarocco di Viéville, cioè quello più simile allo stile franco-belga, sull'ultimo trionfo si vede una figura femminile al centro di una ghirlanda a forma di mandorla, col Tetramorfo nei quattro angoli, cioè l'immagine tradizionale dello stile marsigliese. Invece nel tarocco van den Borre troviamo una figura femminile che regge una tenda, tenendosi in equilibrio su un globo. L'immagine, di per sé insolita, è straordinariamente simile a il Mondo appartenente al cosiddetto Tarot de Paris, realizzato più di due secoli prima. Ciò confermerebbe che i produttori belgi conoscevano bene i tarocchi più antichi, soprattutto quelli dell'area di Parigi.
la Luna e il Sole

il Mondo e il Matto
La serie dei trionfi si chiude con il Matto, numero XXII, di aspetto piuttosto tradizionale.

Anche le carte dei semi seguono una linea classica. L'asso di Denari ha una grossa targa, che si ripete da entrambi i lati, e fa riferimento a questo stile come cartes de suisses, cioè "carte degli Svizzeri"; infatti nel corso della seconda metà del XVIII secolo la fabbricazione delle carte da gioco fiorì anche nell'area sud-orientale della Francia (cfr. il tarocco cosiddetto di Besançon, nella 3ª parte, Svizzera), altro stile nel quale il Papa e la Papessa furono rimpiazzati. Quindi il tarocco a semi italiani cominciò ad essere chiamato da alcuni "carte svizzere".

Anche il 2 di Coppe ha un testo che dice suppergiù "per sapere qual è la [carta?] più bassa di Denari e di Coppe contano le più alte quando il gioco è fatto", un suggerimento per i giocatori di tarocco.
Le rimanenti carte dei semi sono piuttosto simili a quelle facenti parte tanto della versione di Viéville quanto di quella marsigliese standard, ma le illustrazioni mantengono quel tratto naif, che contraddistingue anche i trionfi descritti in precedenza. Anche la posizione degli indici nei semi lunghi (Bastoni e Spade) è leggermente diversa, in quanto sono collocati nei punti dove i segni si intersecano.

A differenza di altri paesi centroeuropei, oggi il Belgio non ha più un proprio tarocco regionale. Oggi viene usato il Tarot a semi francesi; lo stile a semi italiani, invece, andò estinguendosi attraverso la prima metà del XIX secolo.
(in alto) asso di Denari e 2 di Coppe;
(in basso) 5 di Bastoni e 8 di Spade

1ª parte
Bologna
Sicilia
2ª parte
Milano
Piemonte

3ª parte
Svizzera
Francia

5ª parte
Germania & Austria
Ungheria



ulteriori riferimenti al tarocco si possono trovare nei siti Trionfi e The Hermitage


pagina I
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classici
pagina III
l'ordinamento
dei trionfi
pagina IV
moderni &
di fantasia
pagina V
il Mulûk
wa-Nuwwâb
pagina VI
i tarocchi
dei Visconti
pagina VII
i tarocchi
ferraresi
pagina VIII
il tarocco
di Marsiglia
pagina IX
il Tarot
de Paris
pagina X
il tarocco
di Viéville
pagina XI
le
Minchiate
pagina XII
il tarocchino
di Mitelli
pagina XIII
il tarocco
di Mantegna
pagina XIV
il
Hofjagdspiel
pagina XV
il
Hofämsterspiel
pagina XVI
il mazzo di
Jost Amman
pagina XVII
il mazzo moresco
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