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carte regionali

Giappone

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ristampe ed
edizioni speciali Hanafuda
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ringrazio Tadahiko Norieda ed Eriko Satô per avermi gentilmente fornito aiuto


CARTE FLOREALI DELL'ERA MEIJI


questa edizione è prodotta da Ôishi (Giappone)



una carta alta e una "spazzatura",
dai semi di Pino (prima riga) e di Iris
Questa speciale edizione, recentemente prodotta da Ôishi, è la riproduzione di un mazzo originale risalente all'era Meiji (1868-1912) che un secolo prima era stato commissionato al medesimo produttore da parte di Itô Hirofumi (1841-1909), il primo premier nipponico. Costui era appassionato dell'arte figurativa del proprio paese, e nutriva un particolare interesse per le tipiche illustrazioni delle carte dei fiori. Lo stile di quest'ultime si era andato stabilizzando nel corso dell'800 e, seppure con una certa residua variabilità nei dettagli grafici, i suoi elementi principali si erano ormai standardizzati: la gru sulla prima carta del seme di Pino, l'usignolo su quello di Pruno, la tenda su quello di Ciliegio, e così via, nonché le diverse carte con i nastri rossi e blu. Hirofumi fece creare da Ôishi un'edizione che oggi potremmo definire "di lusso". Il produttore ne trattenne una copia per sé, ed è da questa che nel 1991 è stata ottenuta una fedele replica, denominata anche Sôridaijin no Hana-karuta ("carte floreali del primo ministro") in onore del prestigioso committente.
Per ironia della sorte, durante una visita ufficiale negli Stati Uniti lo stesso premier apprese l'uso di imporre una tassa governativa sulle carte da gioco, ciò che fino ad allora avveniva solo in occidente. Al suo ritorno in patria, per risollevare le casse dello stato che con la guerra contro la Russia (1904-5) si erano assottigliate, introdusse la tassazione anche in Giappone; ma ciò nel volgere di qualche anno comportò una drastica riduzione della vendita di carte da gioco, e addirittura la chiusura per fallimento di molti produttori!

l'usignolo e il cinghiale,
dai semi di Pruno e di Lespedeza


un nastro rosso e uno blu
Un primo elemento interessante del mazzo è dato dalle sue dimensioni, 5 ´ 8 cm, più grandi di quelle che oggi in Giappone rappresentano il formato tipico. In effetti questo era il formato "antico" nel quale venivano prodotte le carte giapponesi nell'800, ancora conseguenza del tentativo di riprodurre i primi mazzi giunti dall'Europa (vedi note storiche); in effetti, queste carte sono di poco più piccole rispetto a quelle occidentali.

Benché si tratti di un'edizione con disegni speciali, lo stile regionale a cui sembra maggiormente riferirsi è l'Echigobana (cfr. pagina 4); corrispondono infatti diversi particolari tipici di quest'ultimo, quali la presenza di poesie sullo sfondo di alcune carte, e soprattutto l'uomo del seme di Salice racchiuso nel proprio ombrello.
Invece un elemento caratteristico di questa edizione è la differenza di colorazione degli sfondi, che permette di riconoscere facilmente le carte più importanti (cioè quelle con gli animali, i nastri, ecc.) da quelle prive di valore (cosiddette "spazzatura"); nelle prime, infatti, lo sfondo ha un colore grigio-argento (applicato in modo uniforme, oppure in forma di nuvole, o di puntini, o di gocce di pioggia come nel seme di Salice, ecc.); invece nelle carte spazzatura è bianco, cioè non colorato. Da rilevare che lo sfondo della prima carta del seme di Eulalia ("luna") già allora era di colore rosso.

tre delle cinque carte "luce":
la tenda (Ciliegio), la luna (Eulalia)
e l'uomo con l'ombrello (Salice)







PEONIA D'ORO


questa edizione è prodotta da Windmill



l'intera famiglia di Matsu (pino)
La colorata edizione Hanafuda di Windmill, dal nome di Kin-Botan, "Peonia d'Oro", è la fedele copia di un altro mazzo originale appartenuto ad Itô Hirofumi.
Le dimensioni del mazzo sono simili a quello precedente, 6 ´ 9 cm, circa il doppio dell'attuale formato standard giapponese. In questa edizione ciascun soggetto è stampato su cartoncino marrone di spessore "normale", cioè piuttosto simile a quello delle carte occidentali.
Pur raffigurando i consueti soggetti del Hanafuda, queste illustrazioni sono ancor più fantasiose di quelle descritte in precedenza.

l'intera famiglia di Yanagi (salice)
Le carte che valgono punti (hikari, tane, tan) sono stampate in colori molto brillanti, mentre le carte kasu sono gialle, con un particolare motivo sullo fondo; solo la carta kasu di Yanagi (salice) mantiene il suo tradizionale colore rosso.
Queste carte sono state stampate usando una speciale tecnica chiamata Kyôto yuuzen, che è la stessa adottata a Kyoto per stampare motivi sui tessuti per kimono.
In molte delle carte il soggetto principale è arricchito con particolari di colore d'oro, e ciò spiega il perché del nome di questo mazzo, che compare sulla carta extra.
in basso: carte tane di
Hagi (lespedeza) e Momiji (acero)




a sinistra: Tenda, Luna e Fenice, rispettivamente
dalle famiglie di Sakura (ciliegio),
Susuki (eulalia) e Kiri (paulownia);



a destra: la carta extra, col nome del mazzo







O
DRAGO-TIGRE  o  CARTE FLOREALI DA SETTE-SETTE


questa edizione è prodotta da Matsui Tengudô (Giappone)



Ai giochi Hanafuda prendono tradizionalmente parte due giocatori.

il seme di Hasu (loto)
Nell'anno 2000 il produttore Matsui Tengudô ha lanciato una versione a quattro giocatori, chiamata Ryuu-Ko ("Drago-Tigre") dai soggetti delle carte tane di due semi aggiuntivi che fanno parte del mazzo. Il gioco, comunque, viene anche chiamato Nana-nana-bana ("carte floreali da sette-sette"), sulla falsariga di hachi-hachi ("otto-otto"), il gioco tradizionalmente praticato con i mazzi Hanafuda normali.
Nonostante sia una nuova creazione, tutti i soggetti seguono abbastanza fedelmente il disegno classico delle carte floreali, inclusi i due semi creati per l'occasione.

il seme di Sasa o Take (bambù)

I semi addizionali sono Hasu (loto), anche descritto come "mese celeste", la cui carta tane raffigura il drago, e Sasa o Take (bambù), anche descritto come "mese terreno", la cui carta tane raffigura la tigre. Entrambi i semi hanno anche una carta tan con nastro rosso.


il seme di Susuki (eulalia):
si noti la poesia tanka sulle carte kasu
Gli altri semi e soggetti del mazzo sono quelli standard (cfr. illustrazione in basso), sebbene come ricordo delle antiche edizioni risalenti al periodo Meiji (XIX secolo), versi di poesie tanka compaiono sulle carte kasu dei semi di Pino, Pruno, Wisteria, Iris, Eulalia ed Acero, un particolare che si trova anche nello stile regionale Echigobana (vedi pagina 3).
In totale, le carte del mazzo "Drago-Tigre" sono 56, più una carta bianca extra.


carte hikari e tane dall'edizione "Drago-Tigre"







CARTE DEI FIORI SHIKISHIMA


questa edizione è prodotta da Nintendo e distribuita da Okuno Karuta (Giappone)



tre carte "luce": la gru,
la tenda e l'uomo con l'ombrello
Takumi Itô è un'artista contemporanea, attiva dalla metà degli anni '40. Nel 2004 ha creato una serie di 48 stampe xilografiche per i soggetti Hanafuda, che ha chiamato con un antico nome usato dai Giapponesi nel riferirsi alla propria patria, Shikishima, che più o meno vuol dire "la bella isola". Infatti le graziose illustrazioni sottolineano i particolari relativi all'ambiente, facendoli risaltare più che nelle edizioni standard, evitando però di divenire sgargianti, grazie alla scelta di colori tenui, e all'impronta rustica della tecnica xilografica.

Le dimensioni di queste carte sono un po' superiori a quelle delle comuni edizioni, e le illustrazioni sono stampate direttamente sul cartoncino.


l'intero seme di Ume (pruno)
Lo stile Hanafuda a cui questa edizione si ispira maggiormente è l'Echigobana (cfr. pagina 4), i cui soggetti sono caratterizzati da motivi sovrastampati, che nella Shikishima Hanakaruta sono di colore argenteo/grigiastro, piuttosto leggeri, e da poesie tanka riportate da alcune delle carte kasu ("spazzatura", prive di valore).

l'intero seme di Momiji (acero)
Un'altra caratteristica, probabilmente tratta dallo stile Awabana (cfr. di nuovo pagina 4), è la presenza del nome del mese su ciascuno dei nastri.

Questo mazzo comprende due carte extra (illustrazione a destra), una con un piccolo oni o demone, l'altra raffigurante ancora un nastro, il cui testo è il nome della ditta che distribuisce l'edizione Shikishima, Okuno Karuta.

le due carte extra





HANAPUA


questa edizione è prodotta da Starlei Publishing (Hong Kong) e distribuita da Puna Enterprises (Hawaii)


Hanapua è un'edizione di fantasia il cui sottotitolo gioco hawaiiano delle carte dei fiori fa pensare che sia stato creato allo scopo di ravvivare l'interesse degli hawaiiani verso i giochi praticati con le carte Hanafuda. Nell'anzidetta isola del Pacifico vivono i discendenti dei molti giapponesi espatriati dopo la II Guerra Mondiale, i quali un po' alla volta hanno perso interesse verso il gioco tradizionale. Per un certo tempo furono anche prodotti mazzi stampati sul normale cartoncino, coi nomi giapponesi dei fiori tradotti in inglese, ma nonostante ciò i giochi Hanafuda continuarono comunque a perdere terreno nei confronti di quelli occidentali.

tane e tan dal seme di Palma


tane e kasu del seme di Ananas
Questa edizione Hanapua torna alle radici, essendo stampata su carte di dimensioni tradizionali, ma i dodici semi sono stati completamente cambiati (cfr. la tabella), scegliendo per essi non solamente fiori ma anche altre caratteristiche locali (ad esempio le Pitture Rupestri). Il disegno di ciascun soggetto è stato adattato ai nuovi semi, che non hanno una stretta correlazione con quelli tradizionali, pur nel rispetto del classico stile grafico delle illustrazioni Hanafuda.

tane di Orchidea

tane di Uccello del Paradiso
Questi sono i dodici semi alternativi nel mazzo Hanapua:
  • Bambù
  • Ibisco
  • Vanna
  • Uccello del Paradiso
  • Plumeria
  • Ananas
  • Monstera
  • Taro
  • Orchidea
  • Palma
  • Anthurium
  • Incisioni rupestri

  • tane di Monstera

    tane e kasu di Incisioni rupestri
    Tra le caratteristiche degne di nota c'è il noto saluto ALOHA, lungo i nastri verticali rossi e - capovolto - lungo la carta della tenda. Invece la parola HANAPUA compare su una delle "carte spazzatura" del seme di Incisioni rupestri.

    tane e tan di Bambù


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    e generali
    pagina 2
    Hanafuda
    introduzione
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